Three, two, one…ciak si scrive! Qui davanti ad uno dei costoso computer della redazione avete sempre la vostra informatissima Marghe, pronta ad intrattenervi con un nuovo e, si spera interessante, articolo. Oggi scrivo a proposito di confronto e di generazioni: quante volte ci siamo sentiti dire dai nostri genitori che i nostri film sono “immorali”? Quante volte noi abbiamo ribattuto dicendo che i loro sono “noiosi”? Penso sia il caso di fare un passo indietro e mettere da parte l’orgoglio: trascurando l’evoluzione tecnica del cinema, si può notare che le differenze tra le due categorie di film non sono poi così insormontabili. Tranquilli, non ho intenzione di portarvi il classico esempio di “Piccole Donne”, nonostante sia una delle mie storie preferite quindi, prendete appunti, e segnatevi questi titoli, sia che siate adulti o studenti come me. Prima di immergervi in trame complicate e personaggi articolati, vi informo che ho impostato l’articolo in questo modo: tre coppie di film, uno post anni Duemila, esponente della Generazione Z, e uno appartenente alla movimentata adolescenza dei nostri genitori.

“EASY GIRL” & “THE BREAKFAST CLUB”Cosa avranno mai in comune questi due film, il primo uscito nel 2010 e il secondo nel 1985? Entrambi, se guardati attentamente, trattano una tematica importante: raccontano di stereotipi e pregiudizi, di ragazzi etichettati ingiustamente che combattono per strapparsi di dosso le spille assegnate loro dai compagni di scuola. “Easy Girl”, diretto da Will Gluck, narra le disavventure di Olive, normale adolescente fino a quando la fake-news della perdita della sua verginità fa il giro della scuola, portandola sì sul palcoscenico, ma trasformandola in una ragazza completamente diversa da chi è veramente. “The Breakfast Club”, diretto invece da John Hughes e immediatamente riconoscibile dallo stile dei protagonisti, descrive la giornata di punizione di cinque studenti semplificati dal giudizio altrui. Se siete appassionati di tematiche sociali, godetevi le battaglie di questi ragazzi, magari anche prestando un occhio a come i personaggi di due generazioni quasi opposte reagiscano allo stesso modo per poi riprendersi la propria rivincita.

“TRE METRI SOPRA IL CIELO” & “LE PAGINE DELLA NOSTRA VITA”Non potevo trascurare i film romantici di formazione che, personalmente, ritengo senza tempo a causa delle tematiche istruttive continuamente trattate. “Tre Metri Sopra Il Cielo”, ispirato ad un film spagnolo degli anni ‘90, racconta la storia d’amora tra Babi, ragazza un po’ stereotipata, e Steph, motociclista dotato di anfibi e giacca di pelle alquanto seducenti. Il secondo titolo che vi propongo, narra attraverso una terza voce la tormentata passione tra due ragazzi del Sud Carolina degli anni ‘40. Esplicitato questo, l’amore ha differenze? E’ veramente cambiato così tanto il nostro modo di vederlo? Credo di no, un sentimento di questa portata resta tale negli anni e sopravvive ai cambiamenti della società, raccontato sempre allo stesso modo, semplicemente mediante toni più moderni.

“L’ISOLA DEL TESORO” & “LA MALEDIZIONE DELLA PRIMA LUNA”Ah, l’avventura! Premetto che adoro i pirati e, questi due prodotti, li rappresentano allo stesso identico modo: scaltri, bugiardi, determinati e quasi perennemente impegnati in scorrerie avvincenti che li porteranno ad affrontare pericolosi guai. Certo, la risoluzione del primo, uscito nel 1883 e diretto da Victor Fleming, è particolarmente sfuocata e la trama viene resa noiosa dalla recitazione degli attori ma, effettivamente, cosa cambia tra le avventure del giovane Hawkins e quelle dell’originale Capitan Jack Sparrow? Non siate scettici e accomodatevi sul divano, perché la suspence che questi due film suscitano raggiunge livelli quasi insopportabili.

Eccoci giunti alla fine di questa “avventura” nel mondo del cinema: mi auguro diate un’occhiata  ai miei consigli e spero mi facciate avere qualche riscontro, sia positivo che negativo:

 

buona esplorazione!

 

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